11.9.09

Piccolo specchio d'Occidente


 
Non c’è un attimo di respiro. Veniamo accompagnati in un viaggio senza soste e il terreno che calpestiamo insieme lungo la corsa è fragile, pieno di crepe e cedimenti. Si viaggia da nord a sud, si inverte la direzione, si inciampa negli ostacoli nascosti. Il corpo e la voce di un attore solitario ci spingono in una diramazione di vie opposte, dissonanti. Si fatica a trovare un appiglio, una certezza che assicuri l’equilibrio della nostra sedia di spettatori.
Lampedusa è uno spiffero!!! del duo siculo-toscano EmmeA’Teatro è uno spettacolo sincero e forte come l’esperienza che l’ha nutrito. Fabio Monti e Norma Angelini hanno concentrato in questo lavoro la realtà della piccola isola, restituendo le incoerenze e gli stridori di uno sviluppo economico repentino e disastroso, di cui si sono fatti testimoni in quasi due anni di studio e ricerche sul campo. Lampedusa, «un ferro da stiro rovesciato», terra rocciosa larga quindici chilometri e lunga tre, tormentata da un sole spietato, è il piccolo specchio in cui si riflette nostro Occidente, dove tra immigrazione e turismo, ricchezza improvvisa e storica mancanza di servizi statali, si condensano amplificate le contraddizioni della società contemporanea.
Solo una sedia con cui poter interagire, Fabio Monti passa agile da un personaggio all’altro, prestando la sua mimica vitale a una manciata di figure esilaranti, commoventi, irritanti. Ci sono alcuni isolani, vittime dell’indifferenza e della solitudine, un leghista isterico che inveisce contro gli immigrati, un becchino umile ed eroico, una bagnante palermitana ossessionata dai miti televisivi. Presentata come un «monologo tragicomico», l’opera non ha un testo scritto, ma si adatta con naturalezza alla casualità di ogni replica, seguendo solo un canovaccio di temi. Una forma frammentata e  multifaccia, la cui leggerezza non sminuisce mai il contenuto, ma lo offre con semplicità, nell’immediatezza dell’azione. Siamo qui e non lo siamo, ascoltiamo e guardiamo uno spazio circoscritto e nello stesso tempo veniamo catapultati nel mondo. Un moto centrifugo che libera la percezione e con la risata apre alla riflessione comune sul disagio e sulla marginalità.
Le proiezioni, curate da Norma Angelini, intervengono a spezzare regolarmente il monologo, in accordo con il clima di spinte e controspinte emotive, anche grazie all’utilizzo paradossale della musica. Documenti video e foto, frammisti a realizzazioni di computer grafica da cui traspare la sensibilità poetica dell’artista, nella leggerezza di un’opera grezza e franca, senza mediazioni di sorta.
Durante  immagini scorrono veloci sullo schermo alle sue spalle, l’attore resta seduto in scena, sagoma scura, a ricordare che l’equilibrio delle nostre sedie non sarà mai stabile.
Alessandra Cava

EmmeA’Teatro
Lampedusa è uno spiffero!!!
monologo tragicomico
di Norma Angelini e Fabio Monti
con Fabio Monti
elaborazioni video Norma Angelini
luci Michele Fazio 
organizzazione Francesco Fantauzzi

No comments:

Post a Comment